venerdì 11 novembre 2016

Step 14 - Chimica

Nel 1700 circa, per dipingere il bianco con elevato potere coprente si utilizzava la biacca o bianco di piombo, un pigmento inorganico costituito da carbonato basico di piombo.
Solo in seguito si scoprì che l'utilizzo di questo pigmento portava ad una malattia chiamata saturnismo poiché il piombo presente all'interno della biacca era velenoso. All'incirca a metà del 1800 si passò quindi all'uso di altri pigmenti ovvero il bianco di zinco e il bianco di titanio.


Il bianco di zinco è un pigmento inorganico minerale sintetico. La sua composizione è l'ossido di zinco ovvero ZnO.
I suoi utilizzi chimici sono diversi, così come per la preparazione: esistono diversi metodi uno dei quali è
mediante combustione dello zinco.

Formula di struttura dell'ossido di zinco

Sul sito di dolcicolor si trova inoltre una descizione più dettagliata sull'analisi del loro pigmento avente codice PB/0240.



Per quanto riguarda il mondo dell'arte, si è scoperto che per rendere più intenso il bianco nei suoi dipinti, Vincent Van Gogh usava un particolare pigmento a base di ossido di zinco che ne aumentava la luminosità.  
Questa scoperta riguarda l'opera: "Les bretonnes et le pardon de pont Aven" che presenta una fluorescenza di colore verde nelle zone bianche, quindi si pensa che il pigmento usato avesse impurità metalliche che fanno assumere al bianco un comportamento da semiconduttore. 



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